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L’Importanza e le Conseguenze dell’AI nel Mondo della Comunicazione

Ads , Digital L’Importanza e le Conseguenze dell’AI nel Mondo della Comunicazione Pubblicato il 17 Maggio 2024 L’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando il mondo della comunicazione in modi che non avremmo mai potuto immaginare solo pochi anni fa. Da chatbot e assistenti virtuali a sistemi di analisi dei dati avanzati, l’AI sta trasformando la nostra capacità di connetterci, comunicare e creare in modi innovativi e potenti. L’AI permette l’automazione di processi ripetitivi e tempo-intensivi, liberando tempo e risorse per concentrarsi su attività più creative e strategiche. Grazie all’analisi dei dati, l’AI consente una personalizzazione su larga scala, consentendo alle aziende di creare messaggi e contenuti mirati per il loro pubblico.Inoltre, si possono analizzare enormi quantità di dati per identificare tendenze e modelli, aiutando le aziende a prendere decisioni informate e a prevedere le esigenze dei loro clienti.Le Conseguenze dell’Intelligenza Artificiale Se da un lato l’AI automatizzerà molte attività, dall’altro potrebbe anche portare a una ristrutturazione del mercato del lavoro, con la necessità di riqualificazione e formazione in nuove competenze. Da non sottovalutare, con l’uso crescente di algoritmi intelligenti, sorgono preoccupazioni riguardo alla privacy dei dati e all’equità nell’uso dell’AI, sottolineando la necessità di regolamentazioni e linee guida chiare. L’Intelligenza Artificiale ha un impatto profondo e duraturo sul mondo della comunicazione, offrendo opportunità straordinarie per innovare e migliorare la nostra capacità di connetterci con gli altri. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide e le conseguenze etiche e sociali dell’uso dell’AI, lavorando insieme per sviluppare soluzioni sostenibili e responsabili. Le agenzie di comunicazione giocano un ruolo chiave in questo contesto, guidando l’adozione dell’AI in modo etico e strategico, e contribuendo a plasmare un futuro in cui la tecnologia serve l’umanità in modo positivo e costruttivo.

Il Mondo delle Ads: Come la Pubblicità Sta Cambiando nel Contesto Digitale

Ads , Social Il Mondo delle Ads: Come la Pubblicità Sta Cambiando nel Contesto Digitale Pubblicato il 14 Maggio 2024 Il mondo delle ads sta attraversando una trasformazione epocale, guidata dall’evoluzione tecnologica e dai cambiamenti nel comportamento dei consumatori. L’era digitale ha aperto nuovi orizzonti per la pubblicità, offrendo opportunità senza precedenti per raggiungere il pubblico in modi innovativi e personalizzati. Ecco un’analisi approfondita di come il panorama pubblicitario sta evolvendo e quali sono le tendenze chiave che stanno plasmando il futuro delle ads. Con la crescente adozione di dispositivi digitali e l’esplosione dei social media, la pubblicità ha visto un passaggio significativo dai media tradizionali, come la televisione e la stampa, ai canali digitali, come i social network, i siti web e le piattaforme di streaming. La tecnologia avanzata di analisi dei dati e l’intelligenza artificiale hanno reso possibile una pubblicità sempre più mirata. Gli inserzionisti possono ora creare campagne pubblicitarie personalizzate basate su dati demografici, comportamentali e geografici, migliorando l’efficacia e il ROI delle loro strategie di marketing. Inoltre, sono i video che continuano a dominare il panorama pubblicitario, con contenuti video e campagne di storytelling che catturano l’attenzione del pubblico e generano engagement. Inoltre, la crescente popolarità dei formati interattivi e immersivi, come gli annunci AR e VR, sta ridefinendo l’esperienza pubblicitaria, offrendo esperienze coinvolgenti e interattive. Tendenze Chiave nel Mondo delle Ads Con crescenti preoccupazioni riguardo alla privacy dei dati e la regolamentazione sempre più stringente, come il GDPR e altre leggi sulla protezione dei dati, gli inserzionisti devono adottare pratiche pubblicitarie responsabili e trasparenti, garantendo la conformità normativa e il rispetto della privacy dei consumatori. Il mondo delle ads sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con l’innovazione tecnologica e le mutevoli esigenze dei consumatori che guidano l’evoluzione del panorama pubblicitario. Mentre emergono nuove opportunità e sfide, gli inserzionisti devono adattarsi rapidamente, adottando strategie pubblicitarie innovative, responsabili e orientate al futuro, per connettersi efficacemente con il loro pubblico e prosperare in questo ambiente dinamico e competitivo.

Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR): La Rivoluzione dell’Esperienza Umana

Ads , Digital Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR): La Rivoluzione dell’Esperienza Umana Pubblicato il 3 Maggio 2024 La realtà Aumentata (AR) e la realtà Virtuale (VR) stanno rapidamente diventando protagonisti nel panorama tecnologico, trasformando il modo in cui interagiamo con il mondo digitale e fisico che ci circonda. Queste tecnologie immersive offrono esperienze coinvolgenti e innovative che vanno oltre la realtà tradizionale, apportando profonde implicazioni in diversi settori, dall’intrattenimento all’educazione, dal marketing alla salute. Cos’è la Realtà Aumentata (AR)? La Realtà Aumentata sovrappone elementi digitali, come immagini, suoni e testi, al mondo reale attraverso dispositivi come smartphone, tablet e occhiali AR. Questa tecnologia permette agli utenti di interagire con il mondo fisico in modi nuovi e sorprendenti, offrendo informazioni aggiuntive, animazioni e interazioni immersive. Cos’è la Realtà Virtuale (VR)? La Realtà Virtuale, d’altra parte, crea un ambiente completamente immersivo, isolando gli utenti dal mondo esterno e trasportandoli in un ambiente digitale tridimensionale attraverso l’uso di visori VR. Questa tecnologia offre esperienze immersive che possono variare da simulazioni realistiche a mondi fantastici, consentendo agli utenti di esplorare e interagire con ambienti virtuali come se fossero realmente presenti. L’AR e la VR stanno rivoluzionando l’industria dell’intrattenimento, offrendo esperienze immersive nei videogiochi, film, concerti e eventi sportivi. Queste tecnologie permettono agli spettatori di vivere esperienze uniche e personalizzate, trasformando la fruizione dei contenuti digitali. Non solo nell’ambito nell’intrattenimento ma anche nell’ambito dell’educazione l’AR e la VR offrono opportunità per l’apprendimento esperienziale e interattivo. Gli studenti possono esplorare luoghi storici, viaggiare nello spazio o studiare la biologia in modi mai visti prima, rendendo l’apprendimento più coinvolgente e memorabile. In campo medico, l’AR e la VR stanno rivoluzionando la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione. Queste tecnologie consentono ai medici di visualizzare e manipolare dati medici in modo tridimensionale, migliorando la precisione e l’efficacia delle procedure mediche. Invece, nel settore del commercio e del marketing, l’AR sta trasformando l’esperienza di acquisto online, permettendo agli utenti di provare virtualmente prodotti come mobili, abbigliamento e cosmetici prima dell’acquisto, migliorando la soddisfazione del cliente e riducendo il tasso di reso. Conclusioni Tuttavia, con queste opportunità emergono anche sfide, come la necessità di garantire l’accessibilità, la privacy e l’equità nell’uso di queste tecnologie. È fondamentale sviluppare e implementare queste tecnologie in modo responsabile, collaborando per creare un futuro in cui l’AR e la VR servano l’umanità in modo inclusivo e sostenibile, arricchendo la nostra esperienza comune in modi positivi e trasformativi.

Haute Couture e Gen Z

Ads , Brand , Social Haute Couture e Gen Z Pubblicato il 31 Gennaio 2021 Tutti i cambiamenti imposti a causa della pandemia da Covid-19 hanno spinto le grandi case di moda a reagire con scelte nuove, coraggiose ed ardite mai viste prima. Nel 2020, tra le maison d’alta moda che hanno cambiato completamente il loro approccio alla comunicazione troviamo infatti i nomi di Gucci, Chanel, Dior, Celine, Balenciaga e Burberry. Non solo sfilate di moda in streaming su TikTok come ha fatto Celine, ma anche veri e propri videogame creati appositamente per mostrare la nuova collezione, come ha fatto Balenciaga, fino alla produzione di film divisi in sette parti come ha fatto Gucci. Nuovi strumenti e piattaforme – scoperte ed utilizzate – per far fronte alle restrizioni apportate in questi mesi in tutto il mondo. Come si suol dire: di necessità, virtù. Ma i social sono un mero media alternativo utilizzato come ripiego a causa della pandemia – per tamponare le inevitabili perdite economiche – o si tratta di un pianificato salto di piattaforma per avvicinarsi ad un nuovo target? Sappiamo bene che TikTok – come Twitch – sono piattaforme che ospitano principalmente i giovani della generazione Z – ovvero i nati tra il 1996 – 2012, – e i Millennials nati fra il 1981-1996. La collezione presentata da Celine su TikTok infatti è visibilmente indirizzata a questo nuovo pubblico, attraverso uno stile casual ma con una eccentrica e forte chiave comunicativa (vedasi la presenza estrema di loghi). Utilizzando queste piattaforme che rappresentano l’ambiente digitale dei giovani di tutto il mondo, le case d’alta moda si avvicinano alla nuova fetta di mercato che principalmente spende in questo tipo di beni di lusso. Spinti da influencers e celebrities, l’ondata di Millennials e Gen Z che si è riversata sul mondo della haute couture, ha generato quello che possiamo definire effetto Gucci: giovani di tutto il mondo che vedono in questo brand il nuovo status symbol da sfoggiare. Nulla di nuovo sotto il sole. Ogni generazione porta con sé Brand iconici che ne determinano lo status. Basti pensare a Tod’s o Ray-Ban negli anni ’80 o addirittura il famoso Americanino-El Charro, simbolo dei Paninari milanesi. Come afferma Marco Bizzari, CEO di Gucci, il 62 percento delle vendite dello scorso anno sono provenute dai giovani sotto i 35 anni (Millennial) e il segmento che sta avendo la crescita più veloce per il brand sono i consumer sotto i 24 anni (Gen Z). Cosa fare dunque per stare al passo con i tempi e attirare questa enorme fetta di mercato? Usare il loro linguaggio e le loro piattaforme. Cavalcando l’onda infatti, lo scorso 8 dicembre anche Dior è sbarcato su Twitch – il servizio di video-streaming nato per online gaming – e che ora ospita contenuti che spaziano fino fra arte e musica. La nuova collezione è stata mostrata per la prima volta nella storia in un virtual show sul canale ufficiale del marchio. Un grande cambiamento per la maison d’alta moda, ma da un lato anche molto più conservativo rispetto alla scelta di Balenciaga che ha persino creato un’intera esperienza virtuale basata sul gamification dove avatar indossano la nuova collezione. In tanti sono stati coraggiosi ma il passo più ardito è stato fatto da Balenciaga. La collezione Autunno 2021, è stata appunto mostrata in forma di videogame, in cui i giocatori viaggiano in un mondo futuristico indossando gli abiti della collezione. Il gioco, chiamato The Afterworld: The Age of Tomorrow, ha inizio nello store Balenciaga per poi continuare nelle strade di questa città futuristica. È possibile avere accesso al videogame attraverso il sito di Balenciaga, ma un gruppo ristretto di persone – che avrebbero dovuto vedere la sfilata in presenza – ha avuto la possibilità di giocare in Virtual reality (VR) utilizzando i caschetti per avere un’esperienza più immersiva. Questo nuovo approccio ha reso la sfilata di moda alla portata dei più giovani, avvicinandoli sempre di più al desiderio di possedere un prodotto di questi brand. Ma questa visione più digitale rimarrà anche dopo la fine della pandemia, o si tornerà alle sfilate riservate a personaggi influenti?

5 Modi per incrementare il traffico sul tuo sito web

Digital , Social Weekly spotlight: LinkedIn e Instagram Pubblicato il 12 Novembre 2020 Puntuali come un orologio svizzero, Weekly Spotlight mette in luce le più im-portanti novità della settimana del mondo digitale. Questa settimana le news principali provengono da Linkedin e Instagram. 1. LinkedIn integra le Storie Dopo Snapchat, Instagram, Facebook e Pinterest, anche il Social Professio-nale per antonomasia – conosciuto per la sua struttura rigida e formale – cede al fascino delle stories. Ed è così che la generazione dei Boomer, che principalmente popola Linke-dIn, si accosta ai Millennials con un sorpasso inaspettato in curva. Non dovremmo nemmeno scriverlo, ma a scanso di equivoci: cosa è una stories? Pillole video di pochi secondi – visibili solo per 24 ore – condivise in maniera istantanea. Tutto bellissimo, ma ecco crescere davanti a noi un pop up con un grandis-simo WARNING! Il rischio di cadere nel barato nel quale aleggiano gattini, frasi fatte e gif del buongiorno, dobbiamo dircelo, c’è. Sono bastati un paio di giorni e nella homepage si sono riversati i primi ‘’Buongiornissimo Kaffèè?!11’’ e la cosa è alquanto spaventosa. Ma prendiamo un respiro profondo – nulla è ancora perduto – e ricordiamo: su Linkedin si condividono contenuti professionali. Se utilizzate in modo corretto la presenza delle storie può infatti generare un incremento notevole in termini di engagement sulle pagine e sui profili. Diamo spazio alla creatività. Brevi video di massimo 20 secondi, immagini al-le quali si possono sovrapporre stickers, tag e la domanda del giorno alla quale si può rispondere. Le possibilità attualmente sono molto limitate (probabilmente proprio per evi-tare un boom trash sul social). Utilizzando l’app mobile gli utenti possono visualizzare le Stories – sia dai profili personali che dalle pagine che seguono – reagendo direttamente al contenuto pubblicato attraverso un messaggio privato. Linkedin Stories: strumento utile per i business o potenziale bomba di auguri del buongiorno? 2. Instagram implementa lo scroll automatico Anche Mark Zuckerberg – CEO di Instagram, Facebook, Whatsapp e a mo-menti re del mondo – sembra aver iniziato ad ascoltare le preghiere dei suoi utenti. Non so voi ma io attendevo questo aggiornamento da tempo ormai. Scenario. Apri instagram o TikTok in modo passivo mentre fai tutt’altro, magari prepari qualcosa da mangiare o ti stai preparando per uscire. Vedi un video che ti interessa ma appena finito ricomincia in loop fin quando non lo interrompi. Per scrollare il feed devi raggiungere il telefono e magari con le mani unte da cibo devi toccare lo schermo. Siamo forse ancora nel Medioevo?! Dai su! Onestamente mi aspettavo un aggiornamento simile da parte di TikTok, ma il caro Mark ha giocato d’anticipo. Chapeau. Da pochi giorni i video che visualizziamo tramite la sezione Esplora scrollano verso il basso in automatico. Un contenuto dopo l’altro – in un loop infinito – che genera dipendenza. Al momento la funzione non è disponibile sulla homepage, attendiamo ulte-riori novità da Zuckerberg. Automatico o Manuale? Rimarrai fedele allo scroll del tuo affezionato pollice o passerai al lato oscuro del Lazy Scrolling?