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Clubhouse: il social di (in) cui tutti parlano.

L’ultima app ad attirare gli occhi – e i portafogli – di grandi investitori statunitensi è Clubhouse. App creata da Alpha Exploration, società nata da poco, solo nel febbraio 2020.

L’innovazione di Clubhouse ha attirato sin da subito l’attenzione di investitori tra cui Andreessen Horowitz, tra i primi a credere in Twitter, Facebook, Groupon, Coinbase e Airbnb.

Una partenza rapida fin dall’inizio, infatti il social conta già ben 2 milioni di utenti solo su iOS. L’app è infatti disponibile solo per i dispositivi Apple al momento, ma non ancora per Android.

Clubhouse è organizzato in “stanze”, nelle quali gli utenti possono scambiarsi messaggi vocali in diretta e che non vengono registrati. Una via di mezzo tra gli audio di Whatsapp e un podcast aperto live.

L’app però non è accessibile a tutti, perché non ci si può iscrivere liberamente, ma si accede solo tramite invito di un altro utente. Da una parte questo metodo consente un forte controllo sulla privacy, ma dall’altro lato questa riservatezza potrebbe dare possibilità a contenuti violenti, razzisti e sessisti di dilagare senza controllo.

L’app non accede alla voce dell’utente se la sua impostazione è “in muto”, e i messaggi (criptati) si cancellano nel momento in cui la stanza si chiude. Tranne in un caso: se vengono segnalate violazioni, gli audio vengono trattenuti per accertarle.

La piattaforma, quindi, ha delle regole: chi accede deve farlo con il proprio nome e verificare l’identità, l’iscrizione è possibile solo dopo aver compiuto 18 anni e non sono consentiti “abusi, bullismo e molestie nei confronti di nessuna persona o gruppo”.

Nella stanza ci sono moderatori, speaker e listener. I moderatori gestiscono la conversazione, invitano gli speaker a parlare, danno e/o tolgono la parola e possono anche espellere utenti dalla stanza. Ci sono poi gli speaker che parlano e interagiscono nella stanza e i listener che sono in modalità muto, ascoltano le conversazioni e possono eventualmente chiedere di intervenire.

Il percorso dei social network è più o meno comune a tutti, quindi sorge spontanea la domanda: come sarà possibile monetizzare? All’inizio attraverso la pubblicità, in futuro probabilmente con dei “biglietti” per partecipare ad alcuni eventi o con gli abbonamenti.

Clubhouse unisce una serie di tendenze sempre più richieste sui social network: uso della voce, contenuti effimeri e attenzione alla privacy. È ancora presto per fare previsioni sul futuro dell’app, staremo a vedere come si evolverà nei prossimi mesi. Al momento sappiamo che l’ingresso di Elon Musk in una stanza il 31 gennaio ha portato ben 5 mila utenti in una stanza (ma solo perché è il tetto massimo concesso per una room). Il potenziale c’è, Clubhouse sarà la nuova app più scaricata al mondo?